Mina (Testimonial) : “Taratatà”

Data: 1966

Collocazione

BAR I Re 1966 00011

Dettagli

Marca: Barilla
Prodotto: Pasta semola

Note

2’30” BN TV 354

Soggettario

Approfondimenti

Agenzia: CPV
Direttore creativo: Mario Belli
Art Director: Mario Belli
Copywriter: Francesco Alberoni
Regia: Piero Gherardi
Direttore fotografia: Carlo Di Palma
TV Producer: Paolo Limiti
Casa di produzione: Elio Gigante

Barilla: centoventicinque anni di pubblicità e comunicazione

Musica: Autori delle rispettive canzoni
Arrangiamento: -
Interpreti: Mina Mazzini, Elena Tricoli (sosia)
Location: Napoli, Roma, esterni
Anno: 1966
Durata: 150”
Codice ASB: BAR I Re1966/11-12 13-14-15
Abstract: Questa serie di spot porta la firma di Piero Gherardi che ambienta le pubblicità Barilla in luoghi strani, non consueti per spot tele¬visivi e fa indossare a Mina abiti particolarissimi, estrosi e tassativamen¬te neri.
Si comincia con la canzone Taratata che canta il fascino dell’uomo che fuma la pipa.
Mina si trova in un ambiente chiuso, completamente spoglio, dalle pareti bianche (è un palazzo in costruzione). Avanza verso lo spettatore fino a quando non arriva davanti ad uno specchio nel quale si riflette; nello specchio si riflettono anche il regista e i vari tecnici addetti alle riprese. Mina cantando si sposta poi in questa costruzione attraversata da travi che giungono a terra, finché arriva ad una altalena sulla quale sale e si don¬dola terminando la sua canzone.
Cantando Mai così Mina si trova sul tetto degli hangar Alitalia all’aero-porto di Fiumicino a Roma. Indossa un abito nero dal lungo strascico di organza e canta al suo amato che lo aspetta e lo aspetterà.
In Non illuderti compare Elena Tricoli, una sosia di Mina con una par¬rucca dai riccioli biondi che va verso lo spettatore provenendo da uno strettissimo corridoio con alti pilastri ai lati, poi la camera stacca su Mina che canta ad un pretendente di non illudersi del suo amore per lui e di non consumare le sue lacrime. Mina più volte si sdoppia nel corso del filma¬to e gira tra i pilastri di questa bianca e fredda struttura architettonica.
Il codino pubblicitario di questi filmati inizia facendo il primo piano del volto di Mina incorniciato da scatole di pasta poi la cantante cammina dietro a tutta la gamma dei prodotti Barilla dicendo: «Con Barilla capo¬lavoro di pasta, potete fare ogni giorno un capolavoro di buona cucina. B come buona cucina. B come Barilla. Con Barilla rivelate la gran cuoca che è in voi».
La serie delle pubblicità dirette da Piero Gherardi continua con: Se telefo¬nando. Mina indossando un abito che ricorda i fili del telefono, si trova sul tetto della stazione ferroviaria di Napoli sul cui fondo emerge un edi¬ficio non ancora terminato e canta il desiderio di lasciare l’amato per telefono sostenendo che il loro amore sia nato troppo in fretta.
Segue poi Ultima occasione: Mina si trova in un prato tra cavalli al pasco¬lo ai piedi di un acquedotto romano mentre canta l’ultima possibilità che dà a se stessa di tornare dall’amato del cui amore non è certa.
In questi due ultimi filmati il codino pubblicitario muta. Arriva il marchio Barilla dall’alto e Mina lo accompagna con la mano. Poi viene inquadra¬ta solo la sua mano che, come quella di un direttore d’orchestra, ad ogni suo semplice gesto fa apparire una diversa confezione di pasta. In sot-

Apparati

In sottofondo la voce di Mina: «Da Barilla capolavoro di pasta, fiorisce dalle vostre mani un capolavoro di buona cucina. B come buona cucina. B come Barilla».

Riferimenti bibliografici
E. GROSSI, Mina a Carosello, in "Vinile" - n. 9-2017 (ed. Sprea).