I calendari: la qualità della comunicazione

Fra i materiali promozionali utilizzati dalla Barilla, particolare interesse dal punto di vista della comunicazione hanno cartoline e calendari.
Le cartoline, secondo l’uso dell’epoca, riproducevano sia gli annunci promozionali realizzati anche in più ampio formato (plance, calendari, manifesti) sia fotografie dello stabilimento e delle maestranze.

I calendari sono una notevole testimonianza della cultura dell’epoca e contengono già a partire dai primi anni del secolo indicazioni pubblicitarie: quello dedicato ai tortellini nel 1914, come a distanza di vent’anni quello del 1935, presentano scene di consumo (cosa non frequente, al tempo) e vi appaiono i pochi prodotti confezionati, che prefiguravano i tempi futuri.

Da sottolineare l’elevato livello qualitativo di realizzazione: firme famose – da Emma Bonazzi, al malizioso Adolfo Busi, dal disneyano Luciano Bonacini all’autarchico Mario Puppo, che nel 1938 fra le confezioni presenta la pasta Fosfina, alimento arricchito dieteticamente e di modernissima concezione, a Erberto Carboni, precorritore di tempi nuovi col rivoluzionario calendario-collage del 1939 – e litografie all’avanguardia: la parmigiana Zafferri, all’epoca tra le più importanti d’Italia, la rinomata Chappuis di Bologna, le ancor oggi famose Grafiche Ricordi di Milano, Gros-Monti di Torino, e Amilcare Pizzi di Milano.

Una ricerca della qualità dell’immagine non certo casuale, ma determinante per far percepire – allora come oggi – l’attenta e costante cura posta nella qualità del proprio prodotto: la pasta.