Mostra Campionaria. Verona, 1929

Verona. Mostra Campionaria. 1929.

Lo stand, presentato alla Campionaria veronese, comprende un “mobile-vetrina” fiancheggiato da una parete “reclamistica”, che documenta fotograficamente le fasi della lavorazione del prodotto e le tecnologie a disposizione dello stabilimento.

Strutturalmente il “mobile-stand” in legno e vetro è sostanzialmente identico a quello presentato alla Mostra di Torino del 1928. L’unica variante che distingue la versione veronese da quella torinese è riscontrabile nella specchiatura centrale, definita nel primo caso da un segmento rettilineo e nel secondo da un raccordo ad arco rialzato, quali elementi di chiusura e incorniciatura della parte superiore del mobile.

Si può dire che la prima soluzione risponde ad una nomenclatura consueta nel campo del mobilio tradizionale, mentre nella seconda, l’introduzione dell’arco conferisce allo stand una più caratteristica impronta stilistica ed anche funzionale, data la maggiore possibilità di sfruttamento dello spazio espositivo che questa scelta presenta.

Considerate le affinità riscontrate nell’impianto dei due stands, è probabile si tratti di uno stesso modello progettuale, costruito in maniera modulare così da ottenere molteplici possibilità espositive, variamente differenziate in funzione degli spazi e delle finalità delle singole manifestazioni. Non è tuttavia facile stabilire quale delle due versioni sia stata progettata per prima, mancando il riscontro di un documento probatorio.

Non è anzi da escludere che il disegno di entrambi gli stands sia riferibile ad un unico progetto perduto di Mario Bacciocchi, considerata la qualità materica del manufatto, unitamente alla purezza della linea e all’eleganza dei dettagli decorativi che caratterizzano l’opera, quale modello di alta ebanisteria.

Ancora una volta lo Stand risulta vincitore di una meritata medaglia d’oro.