A teatro con Pulcinella

di Emmanuel Grossi

Gli anni Ottanta sono molto importanti per Voiello: ne segnano il definitivo rilancio, iniziato a metà del decennio precedente con l’acquisizione da parte di Barilla e proseguito poi con restyling di logo e confezioni e una strategia di marketing volta al posizionamento tra i prodotti di fascia alta.

Dopo qualche timido approccio alla pubblicità, nel 1982 l’agenzia TBWA ritiene giunto il momento di investire in televisione. Coerentemente con la recente comunicazione, punta sulla storicità e la notorietà di marca. E pensa a Pulcinella, emblema di Napoli e che compare già nel logo.
Il copywriter Mauro Costa (autore dello spot insieme all’art director Loris Losi) scrive pertanto una poesia, una vera ode alla napoletanità e alle virtù da cui discende l’alta qualità della pasta, trafilata ancora al bronzo secondo tradizione. Al momento di scegliere il regista, il producer Stefano Patrizi (che già l’anno prima aveva seguito Riscopri il gusto del mezzogiorno per la pasta Barilla) propone a Film Master il nome secondo lui più adatto: Armando Pugliese.

Per Armando (napoletano doc!) è il debutto nell’advertising (seguiterà poi per tutti gli anni Ottanta a dirigere simpatici short per vari clienti, lavorando perlopiù con due società di fiducia di Barilla, la CBN e appunto la Film Master). Il contatto deriva dalla “vita precedente” di Stefano, che ventenne, prima di entrare in pubblicità, aveva recitato in film di successo (basti pensare a Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti). Aveva anche avuto un breve interludio teatrale, interpretando nel 1978 un piccolo ruolo nel Don Chisciotte con Flavio Bucci… diretto proprio da Pugliese.
Ricorda il regista di essere stato convocato mentre stava seguendo un allestimento teatrale a Mola di Bari (fine 1982). E dalla Puglia dovette recarsi a Milano, per girare nel piccolo ma delizioso Teatro Gerolamo, a lungo sede della storica compagnia marionettistica Carlo Colla. Ricorda anche di aver scelto come protagonista, nei panni di Pulcinella, un bravo attore partenopeo, Tommaso Bianco, che molti rammenteranno (esattamente dieci anni dopo) nel cult di Mario Monicelli Parenti serpenti. I produttori Stefano Coffa e Giorgio Marino affiancano a Pugliese un valido direttore della fotografia, Franco Paroni (anche per compensare la sua inesperienza pubblicitaria). Ciononostante…

Sia Paroni sia l’account Augusto Lusvardi Guazzoni rammentano che, quando si andò a visionare il materiale, il girato risultò inferiore alle aspettative. Il film venne comunque montato e presentato al cliente, ma i dirigenti della Voiello non lo ritennero adatto alla messa in onda.
Film Master lo iscrisse ugualmente ai festival di settore. E – ironia del destino – vinse un premio, in America, come testimoniato dal diploma di merito che Pugliese conserva ancora e dall’articolo che uscì sul periodico Strategia.
Oggi, grazie all’Archivio Storico Barilla, lo spot è finalmente visibile a tutti: un tassello importante della storia del brand, da sempre legato alle proprie radici, culturali oltre che geografiche.