1934 – La “pasta universale”

Il processo di internazionalizzazione della Barilla, pur essendo fenomeno relativamente recente, vanta, tuttavia, radici antiche.
Già la prima carta intestata del 1909 raffigura un “mondo” circondato dalla parola “esportazione”. Ma è nel calendario che Luciano Bonacini è chiamato a realizzare per Barilla nel 1934, che questo tema ha maggiore sviluppo attraverso le sei vignette, che risentono stilisticamente dell’influenza futurista da un lato, e dell’efficace lezione grafica di Leonetto Cappiello dall’altra.
Fino ad oggi sconosciuto, è stato recentemente acquisito dall’Archivio Storico e propone il consumo della pasta Barilla presso i più lontani popoli della terra: dagli eschimesi ai cinesi, dai pellerossa ai beduini del deserto fino al più tradizionale e raffinato hôtel del lido di Venezia. Sono, tuttavia, immagini esotiche, pensate per gli italiani e tarate sull’immaginario collettivo ricorrente all’epoca.
Il lavoro deve essere piaciuto perché sarà sempre lo stesso Luciano Bonacini, a realizzare il calendario Barilla del 1935, impresso ancora con pregevole qualità dalle grafiche Gros – Monti di Torino, e focalizzato su vari momenti di consumo della pasta.
Si tratta, in sintesi, pur nella loro ingenuità, di preziosi reperti di un’idea che viene da lontano: la pasta come alimento universale.