Calendario Barilla 1911 – Garzone al lavoro davanti al negozio

Data: 1910

Collocazione

BAR I Rl 1911 00001

Dettagli

Marca: Barilla

Note

Incompleto sul margine destro e inferiore.

I primi strumenti di promozione pubblicitaria della Barilla di cui ci sia pervenuta notizia sono dei calendari. Avevano, con cartelli vetrina, segnaprezzo e cartoline, il compito di “arredare” il punto vendita. E proprio da alcune preziose fotografie, scattate nel 1914 da Luigi Vaghi (1882-1967) all’interno dei negozi Barilla, possiamo recuperare l’iconografia di questi primi soggetti – una sorta di incunaboli della pubblicità Barilla – purtroppo non pervenutici in originale, opera di artisti di livello locale tuttora sconosciuti ma attivi nell’ambito delle Industrie Grafiche Zafferri incaricate da Gualtiero Barilla (1881-1919) – che seguì gli aspetti commerciali fino alla data della sua scomparsa – di eseguirne i bozzetti. Si tratta di plance stampate in cromolitografia a colori e destinate a sostenere i blocchetti a fogli mobili del calendario settimanale o mensile. Ettore Vernizzi (1880-1965), pittore-decoratore parmigiano, premiato con medaglia d’oro all’Esposizione romana del 1908 aveva disegnato nel 1910 la grande insegna col nuovo marchio Barilla del garzone che versa l’uovo nella madia, ideato in forma tridimensionale dallo scultore parmigiano Emilio Trombara (1877-1934) e rimasto in uso fino agli anni Trenta del Novecento. Il messaggio pubblicitario, ripreso anche nel calendario giornaliero del 1911, firmato da Vincenzo Ceccanti (1871-1916), artista originario di Pontedera e attivo in ambito pubblicitario. Dopo aver frequentato l’Accademia d’Arte a Firenze, lavorò in Toscana all’inizio del XX secolo realizzando affiches di pregevole fattura. Degno di nota è il manifesto realizzato per il Circuito aereo di Firenze del 1911 (firmato insieme ad E. Mancini). A lui si vorrebbe attribuire la paternità del notissimo logo con l’aquila del Fernet-Branca disegnato per un calendario nel 1904. Da ricordare poi la splendida affiche per le Terme di Boario (pubblicata postuma nel 1917), diverse locandine per la Casa Editrice Sonzogno, la Luce Wolff, la Coca Button e il Pastificio Tommasini di Milano. Il cartello vetrina-calendario di Barilla, giunto in originale mutilo della parte inferiore che reggeva il blocchetto dei foglietti quotidiani, è connotato dal gusto liberty e dagli umori della Belle Époque in cui il ridente garzone che versa l’uovo nella madia dinanzi alla bottega, riceve l’ammirazione entusiastica della folla circostante, è esplicito ed immediato richiamo al simbolismo dell’abbondanza e della qualità tipico della pasta all’uovo.

Soggettario