BARILLA E ARTE: ESPOSTO ALLA BOTTEGA STORICA IL PRIMO MARCHIO AZIENDALE MODELLATO DA EMILIO TROMBARA NEL 1910

Una piccola ma preziosa esposizione allestita presso la Bottega storica Barilla (strada Repubblica 88 a Parma), in occasione del “Settembre gastronomico”, con ingressi gratuiti il sabato e la domenica dal 2 al 24 settembre, racconta il legame tra Barilla e l’arte, con pezzi unici della comunicazione e del marketing firmati da un artista parmigiano della Belle Époque: lo scultore Emilio Trombara (1875-1934).

Trombara era nato a Parma. Figlio d’arte – il padre era architetto – aveva frequentato l’Istituto di Belle Arti di Parma dove ebbe come insegnante di figura Cecrope Barilli e di scultura Agostino Ferrarini. Ettore Ximenes gli affidò, nel 1907, l’incarico dei restauri delle sculture del teatro Farnese, in particolare le statue equestri poste sopra gli archi che affiancano il boccascena.
Per la sua città scolpì numerose opere. Si ricordano in particolare le formelle della via Crucis (1909) e il fonte battesimale (1921) nella chiesa di Sant’Antonio Abate, il Redentore per la facciata delle Missioni Estere e numerosissime sculture funerarie in bronzo per il cimitero cittadino della Villetta. Sua anche una fontana posta nel Parco Ducale di Parma, andata perduta nei bombardamenti del 1944.
Nel 1910 Trombara aveva modellato per Barilla il prototipo della statuetta del garzone con l’uovo, marchio del pastificio, da lui stesso ideato, donato dagli eredi alla Barilla nel 1995 e tuttora conservato presso l’Archivio Storico della Società. Trombara ne realizzò diverse versioni in varie proporzioni con la tecnica del multiplo in scagliola, decorata nel suo laboratorio di Strada Salnitrara a Parma e utilizzate come insegne da banco nei negozi.

Tra i preziosi oggetti esposti, tutti provenienti dall’Archivio Storico Barilla, carta intestata, segnaprezzi, pin da giacca, confezioni, immagini, tutte caratterizzate dalla presenza del Garzone – al putén – intento a confezionare la pasta Barilla. Il marchio di Trombara rimase in uso fino alla Seconda guerra mondiale.