1933 – La geografia della pasta

Nel 1933 la Barilla pubblica un calendario mensile – di cui rimane purtroppo un solo foglio sciolto – che propone diverse vedute pittoresche – località marine o montane, del colle e del piano – associate alle differenti confezioni della pasta, poste in rilievo particolare.
L’autore, che è rimasto ignoto, lavora nell’ambito delle industrie Grafiche Zafferri di Parma e, per la particolare scioltezza e pulizia con cui viene delineato il paesaggio, potrebbe essere identificato con Pierino Barbieri, litografo collaboratore di Pietro Ambrosioni, direttore artistico della Zafferri e particolarmente attivo nel periodo.
La scelta dell’ambiente “sognante” e gioioso per proporre la pasta Barilla non doveva essere una novità, se verrà ripresa, pur con toni e collaboratori differenti, nel calendario dell’anno successivo. Doveva, anzi, porsi quasi come una necessità, allo scopo di rendere gradito e accattivante al gusto del negoziante il nuovo calendario, destinato a rimanere esposto per un intero anno all’interno della bottega.
Ecco allora che i lunari pubblicitari divengono un importante strumento di analisi del gusto e della sua evoluzione nel tempo, attenti com’erano a cogliere la novità e a catturare l’attenzione dei consumatori; a ricoprire, in una parola, il ruolo che è oggi della televisione.