VICO (Lodovico) MAGISTRETTI – Architetto

(Milano, 1920 – 2006)

Esponente del Razionalismo, in una versione di inquieta raffinatezza. Personalità complessa, con notevole capacità di ascolto verso diverse esperienze e correnti culturali: dallo stilismo del Neoliberty alle drammatiche volumetrie wrightiane, dalle modulazioni dell’astrattismo e dell’arte programmata al plasticismo e al brutalismo.
Laureato a Milano nel 1945, comincia a operare nel clima della ricostruzione, con la conseguente reazione alla retorica monumentale ma anche con una revisione dell’idealismo razionalista. Vincitore del Gran Premio alle Triennali di Milano del 1949 e 1955. Opere principali: Milano, casa in via S. Gregorio (1958-59), palazzi per uffici in piazza San Babila, grattacielo “Torre Parco”, chiesa del Q.T. 8, palazzo per abitazioni e uffici in via Leopardi, case di abitazione in piazzale Aquileia (1961-63); Milano-Cinisello Balsamo, quartiere Ina-Casa Pirelli; Milano-Rescaldina, centro ricreativo; Piacenza, case di abitazione; Carimate (Como), Golf Club House; Arenzano, complesso edilizio “Marina grande” (1960-63); notevole tentativo di risolvere i problemi degli insediamenti turistici attraverso una forte concentrazione edilizia isolata anziché una zonizzazione intensiva; Dalmine di Campana, Argentina, sistemazione urbanistica ed edilizia del centro civico; ville a Como, Varese, Ello (1962), Ghiffa, Novara, Arenzano (1964), Genova; sedi bancarie a Laveno, Solbiate, Olgiate; edifici Ina-Casa a Chiavenna, Morbegno, Somma Lombardo, Varese, Sondrio. Si è interessato di problemi di prefabbricazione (consulente della Soc. M.B.M. per case secondo il sistema Balency). Molto attivo nel campo del disegno industriale, ha vinto il “Compasso d’oro” nel 1959 e 1960.
A Parma Magistretti ha curato negli anni Ottanta del Novecento il progetto del Centro Servizi Cavagnari della Cassa di Risparmio, realizzato sempre dalla Austin Italia
Per Barilla Magistretti progetta i nuovi uffici direzionali (1991-93) e il nuovo ristorante aziendale (1994) nel comparto di Pedrignano, caratterizzati dalla linea essenziale e sobria, dalla trasparenza e luminosità dei prospetti e dall’utilizzo di materiali innovativi.
Muore a Milano il 19 settembre 2006.

Gianni Capelli

BIBLIO

MUNARI Cleto – MAGISTRETTI Vico, A tutto tondo. Torino, Arca, 2004.