GUGLIELMO “MINO” LUSIGNOLI – ARCHITETTO

(Parma, 1920 – 2003)

Guglielmo “Mino” Lusignoli era nato a Parma, in via Bixio, nel 1920 e, dopo il diploma all’Istituto d’Arte “P. Toschi”, aveva perfezionato la sua formazione alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Negli anni Cinquanta del Novecento aveva sposato Anna Zanichelli, la compagna e musa della sua vita, trasferendosi nella casa-laboratorio di via Torelli. Condivideva lo studio, nello storico torrione del Ponte Verdi, con l’architetto Corrado Frattini. Artista poliedrico: architetto, pittore e scultore, insegnò per anni all’Istituto d’Arte affiancando alla didattica una intensa attività professionale.
Suo è il progetto vincitore nel 1954 per il monumento al partigiano di Parma, in associazione allo scultore bolognese Marino Mazzacurati (1907-1969).
Per Barilla concepisce nel 1959 il grande portale in struttura metallica reticolare per la Mostra delle Conserve al Parco Ducale, subentrando a Erberto Carboni nella progettazione degli stand fieristici dell’Azienda.
A lui si devono i progetti di case d’abitazione per il Consorzio della Ricostruzione, per la sede centrale di Banca Monte in via Cavour (1968-1974) con Gio Ponti, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli, Corrado Frattini e Pier Luigi Nervi, la Villa Gandolfi, il PEEP Sidoli (1978) a Parma, il quartiere degli Ortolani a Bologna e un quartiere a Bergamo con i colleghi Figini e Pollini.
Ma anche una incessante partecipazione a mostre internazionali e a viaggi epocali (New York – dove conosce Rauschenberg – URSS, Cina, Birmania) capaci di stimolare nuove visioni artistiche e di aprire nuove sperimentazioni.

Moriva a Parma il 23 marzo 2003.

Giancarlo Gonizzi