Premi al merito del lavoro

di Roberto Pagliari

In termini di significatività, al primo posto dobbiamo mettere l’onorificenza “Al merito del lavoro” che premia il destinatario del riconoscimento non solo per la specifica attività di impresa, ma anche per l’impegno etico e sociale.
La concessione di queste onorificenze si configura come un dovere dello Stato quale suprema espressione e interpretazione del pensiero collettivo e della volontà sociale di premiare alcuni cittadini per le loro singolari benemerenze e di additarli alla considerazione pubblica.
Per la Barilla sia Riccardo (16 novembre 1939), che Pietro (31 maggio 1968), che Guido Barilla (22 ottobre 2019) hanno conseguito questo significativo riconoscimento. Ciò che li accomuna è che lo sviluppo industriale dell’Azienda ha rafforzato il legame con la famiglia fondatrice le cui successive generazioni si sono fatte carico di continuare l’attività e di ingrandire sia l’impresa che il nome della famiglia stessa.
Il percorso di Riccardo Barilla (1880-1947) conferma come il personaggio cambia status affermandosi come imprenditore. Dopo un inizio come giovanissimo garzone in aiuto al padre Pietro, prende le redini dell’Azienda dal 1912 con il fratello Gualtiero, che morirà nel 1919, per poi proseguire da solo, aiutato dalla moglie Virginia. Nonostante fosse cresciuto in una realtà artigianale, Riccardo era molto aperto alle innovazioni tecnologiche, all’epoca sviluppate in maniera particolare dalla Germania, in quanto le riteneva necessarie allo sviluppo dell’Azienda.
Il 15 settembre 1925 Riccardo Barilla riceveva anche la nomina a Cavaliere dell’ordine di San Silvestro firmata da Papa Pio XI. Il 28 aprile 1926 sempre Pio XI gli conferiva anche il titolo di Fornitore Pontificio con un diploma, inviato dai Sacri Palazzi Apostolici, che gli concedeva la facoltà di fregiarsi dello stemma papale.

Sarà Pietro Barilla (1913-1993) che, continuando la tradizione di famiglia, entrerà da protagonista nella produzione modernizzata. Alla guida dell’impresa insieme al fratello Gianni dal 1947, Pietro introduce nuovi criteri di gestione e negli anni Sessanta trasforma l’Azienda in Società per Azioni, dandole una struttura manageriale e moderna, culminata con la costruzione del pastificio più grande al mondo di Pedrignano (Parma), nel 1968.
Pietro Barilla, una volta ritornato alla guida dell’Azienda di famiglia dopo la parentesi americana (1971-1979), ricevette tre riconoscimenti straordinari a testimonianza dell’attività svolta con grande successo: il premio “Alcide De Gasperi” nel 1986 per la ricerca costante della qualità, la Laurea Honoris causa in Economia e Commercio conferitagli dall’Università di Bologna il 26 settembre 1987 e il Premio “Guglielmo Tagliacarne” per il marketing, in data 19 novembre 1990.
La Laurea era stata così motivata: “un riconoscimento ad un impegno profuso per aprire nuovi orizzonti, nuove prospettive in un settore di grande rilevanza economica e sociale, quale è quello dell’alimentazione”.

Il premio “Guglielmo Tagliacarne” era stato invece conferito con la seguente motivazione: “La qualità e l’immagine sono gli elementi che hanno portato Pietro Barilla, Presidente di Barilla S.p.A., a distinguersi su tutta l’imprenditoria italiana, anche per lo studio sistematico, la costante comunicazione con il Consumatore e la cura sapiente di una specifica cultura d’impresa”.
Sempre nel rispetto del legame familiare, si inquadra il riconoscimento di Cavaliere del Lavoro a Guido Barilla (1958-), il quale insieme ai fratelli Luca e Paolo, ha saputo sviluppare, a partire dal 16 settembre 1993, l’Azienda oltre i confini nazionali portandola ad essere il produttore di pasta n.1 al mondo.

Nel 2018 a Guido Barilla è stato conferito il Premio AIDAF Italian Family Business per aver conseguito un andamento economico positivo negli ultimi tre anni, il consolidamento sui mercati internazionali, la presenza di validi sistemi di governance dell’Azienda nonché programmi di responsabilità sociale attivi.