1952 – A tavola nel dopoguerra

La dinamica attività commerciale e di comunicazione, intrapresa da Pietro Barilla ormai decisamente orientato al “mercato”, era stata bruscamente interrotta da un evento di proporzioni impensate: il 10 giugno 1940 l’Italia entrava in guerra.
Seguiranno per Pietro i giorni terribili dell’inverno e della guerra sul fronte russo.
Ma anche la bufera sarebbe passata e con il lento ritorno alla vita normale inizia la ricostruzione del Paese devastato dalle bombe. Il clima di quel particolare momento, stimola Pietro Barilla a riprendere il lavoro con l’entusiasmo di prima: è del 1949 il manifesto con l’immagine della mongolfiera disegnato da Giuseppe Venturini che rappresenta in forma simbolica la volontà di volare alto, di dimenticare le tragedie della guerra e di riprendere progetti già posti in cantiere sul finire degli anni Trenta.
Anche i calendari, tanto cari alle dinamiche di comunicazione dell’anteguerra avrebbero ripreso la loro pubblicazione.
Nel 1952 Erberto Carboni inaugura la serie dei “Banchetti celebri”, plance in cartone rigido, litografate con cura dalla Amilcare Pizzi di Milano e destinate a fare da supporto a blocchetti giornalieri, “tratte dai capolavori dell’arte pittorica d’ogni tempo”.
La trasformazione della distribuzione e l’introduzione in misura preponderante del confezionamento del prodotto avrebbero però mutato radicalmente i mezzi di comunicazione aziendale, portando all’abbandono, dalla metà degli anni Cinquanta, del glorioso calendario.
Che sarebbe tuttavia risorto dalle proprie ceneri, proprio nei nostri anni Novanta, destinato, non più al territorio nazionale, ma al vasto e complesso mercato internazionale, a certificare, con la riedizione dei calendari e degli annunci dell’anteguerra, l’antichità di una Azienda “in pasta dal 1877”.

Erberto Carboni, I banchetti celebri – Le nozze di Cana di Paolo Veronese. Calendario Barilla 1952.

Calendario da muro a foglietti giornalieri. Milano, Amilcare Pizzi, 1951. ASB, Rla 20.