VINCENZO CECCANTI – Disegnatore

(Pontedera, 1871 – Livorno, 1916)

Vincenzo Ceccanti, detto Cencino, era nato a Pontedera, in provincia di Pisa, l’8 marzo del 1871, figlio di Luigi e Natalizia Pazzini. Dopo aver frequentato l’Accademia d’Arte a Firenze, lavorò in Toscana all’inizio del XX secolo realizzando affiches di pregevole fattura. Si trasferisce a Milano, dove sposa nel gennaio del 1908 Giovannina De Enrici (1887-1969). Il 3 dicembre 1908 diventa padre di Mario e nell’agosto successivo si trasferisce a Pozzolo Formigaro, in provincia di Alessandria, ma ritorna poi in Toscana. Nel 1911-1912 dipinge i pennacchi della cupola della chiesa di Ponsacco (PI). Prosegue anche l’attività cartellonistica. Degno di nota è il manifesto realizzato per il Circuito aereo di Firenze del 1911 (firmato insieme ad E. Mancini).
Sempre nel 1911, disegna per Barilla un cartello vetrina-calendario connotato dal gusto liberty e dagli umori della Belle Époque in cui il ridente garzone che versa l’uovo nella madia dinanzi alla bottega, riceve l’ammirazione entusiastica della folla circostante. A lui si vorrebbe attribuire la paternità del notissimo logo con l’aquila del Fernet-Branca disegnato per un calendario nel 1904.
Da ricordare poi la splendida affiche per le Terme di Boario (pubblicata postuma nel 1917), diverse locandine per la Casa Editrice Sonzogno, la Luce Wolff, la Coca Button e il Pastificio Tommasini di Milano.
Trasferitosi nel 1914 a Firenze, si dedica all’arte vetraria, realizzando diverse vetrate artistiche, fra cui si ricordano quelle per il Duomo di Pontedera (distrutta dai bombardamenti) e per la Chiesa del Soccorso a Livorno.
Vincenzo Ceccanti muore di malattia, all’età di 45 anni, presso l’Ospedale di Livorno il 30 agosto 1916.

Giancarlo Gonizzi

BIBLIO

Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Dizionario degli illustratori. Torino, Bolaffi, 1995, p. 55.
CONTI Renato, Vincenzo Ceccanti: manifesti Liberty, vetrate, cartoline. Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 2017