PLACIDO (José) DOMINGO – Direttore d’orchestra e Tenore

(Madrid, Spagna, 1941 – )

Placido Domingo, battezzato col nome di José, nasce in una famiglia di cantanti e fin dall’infanzia respira musica in famiglia. Inizia così, giovanissimo, a recitare e cantare nella compagnia dei genitori, cantanti di Zarzuelas.
Diplomatosi in pianoforte e direzione d’orchestra, canta da autodidatta e con Carlo Morelli, interpretando sia ruoli da tenore che da baritono in Zarzuelas e operette. Quindi, tra il 1959 ed il 1961 inizia ad interpretare i principali personaggi del mondo dell’opera, debuttando a Città del Messico con Borsa (Rigoletto), seguito da Alfredo (Traviata), Rodolfo (Bohème), Ferrando (Così fan tutte), Edgardo (Lucia) e molti altri.
Assurto a vasta notorietà, Domingo si esibirà in tutti i più grandi teatri del mondo, diretto da Caballé, Solti, Karajan, … e interpretando parti sempre diverse, supportato da una voce brunita e una musicalità agguerritissima affiancate ad una eccellente capacità recitativa. Per questo interpreta per il cinema vari film d’opera (tra cui Carmen di Franco Rosi e Traviata di Franco Zeffirelli). A partire dal 1973 si impegna anche come direttore d’orchestra.
Domingo, che grazie alla sua versatile attività, gode di una vastissima popolarità, non solo nel suo Paese, ma a livello internazionale (si è esibito, in mondovisione da Roma, nel memorabile concerto televisivo “I tre Tenori” alle terme di Caracalla nel 1990 con Carreras e Pavarotti, diretti da Zubin Mehta), è stato prescelto nel 1993 per interpretare lo spot Treno diretto da Gonzalo Suarez (1934-) per Barilla Spagna.
Qui il musicista interpreta sé stesso e, lasciando di corsa un teatro (il Regio di Parma) riesce a salire al volo sul treno in partenza (stazione centrale di Milano) dove già si trovano i suoi orchestrali, in attesa nel vagone ristorante (Teatri ICET di Cologno Monzese). L’ingombrante custodia del contrabbasso, trascinata fino a quel momento, si apre allora per mostrare il prezioso contenuto: è ricolma di spaghetti Barilla, che il cuoco del treno si appresta a cucinare con soddisfazione di tutti.

Cecilia Farinelli