MAURO BOLOGNINI – Regista

(Pistoia, 1922 – Roma, 2001)

Mauro Bolognini nasce a Pistoia il 28 giugno 1922. Esordisce nella regia nel 1955, con alcune commedie che risentono ancora dell’influenza neorealistica. La prima, significativa manifestazione è con La notte brava del 1959, su soggetto e sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini, in cui affronta il tema della crisi giovanile e dei valori sociali.
Ancora la collaborazione di Pasolini, cui si aggiunge quella di Alberto Moravia per Una giornata balorda del 1960, indirizzano gli interessi di Bolognini verso la narrativa, dalla quale trarrà i soggetti per la maggior parte delle opere successive, nelle quali metterà a frutto la sua particolare abilità nel fare cinema e un preciso senso dello spettacolo. Si succederanno così Il bell’Antonio da Brancati (1960), La viaccia da Pratesi (1961), Senilità da Svevo (1962), Agostino (1962) e La corruzione (1963) da Moravia, Metello da Pratolini (1970), Per le antiche scale da Tobino (1975), L’eredità Ferramonti dal romanzo di G. Chelli (1976).
Proprio la brillante realizzazione di Metello, in cui dirigeva Massimo Ranieri nel ruolo di protagonista, lo fece scegliere come regista dei caroselli Barilla del 1972, girati nelle penombre di un teatro di posa con la fotografia di Ennio Guarnieri, nei quali Bolognini tenta di ricreare il clima delle canzoni di Ranieri con atmosfere romantiche e malinconiche, sorrette da una profonda conoscenza del mezzo filmico. Bolognini muore a Roma il 14 maggio 2001.

Giancarlo Gonizzi