MARCELLO PISSERI – Fotografo

(Cella di Noceto, 1882 – Parma, 1961)

Marcello Pisseri, nacque a Cella di Noceto in provincia di Parma il 30 novembre 1882, figlio di contadini proprietari di un piccolo podere tra la pianura e le prime colline a Sud-Ovest del capoluogo. Imparò l’arte della fotografia da Enrico Rastellini da cui poi ereditò lo studio. Successivamente formò una società con il pittore Giuseppe Bricoli che gli diede un valido supporto per i ritocchi e con il quale integrò l’attività fotografica con quella ritrattistica al carboncino.
Nella sua lunga carriera fotografò numerosi scorci della città e molti volti noti e famosi.
Per il suo essere meticoloso e perfezionista, Pisseri non fu un fotografo a buon mercato e i suoi clienti furono tutti coloro che in un certo senso approvavano anche le sue idee politiche (dapprima anarchiche e poi antifasciste).
Luigi Vaghi, suo principale concorrente, fu invece il fotografo dell’ufficialità, del regime.
Pisseri si mostrò scettico nei confronti di tutte le novità (lampade e flash); le sue foto furono sempre scattate basandosi sulla luce e sui riflessi che essa provoca. Con i guadagni acquistò un podere nei pressi di Marore dove trascorreva lunghe ore osservando la vita contadina illuminata dalla luce del sole. Pisseri morì a Parma il 19 maggio 1961. L’archivio fotografico del suo lavoro, acquisito dall’Ente del Turismo, è oggi conservato presso l’Archivio Storico Comunale di Parma.
Per Barilla Pisseri lavorò occasionalmente, e solo per i ritratti, in cui era considerato un maestro, di Riccardo e di Gualtiero. Sua pure una veduta dell’ingresso dello stabilimento con la lapide dedicata a P. Lino Maupas.

Cecilia Farinelli

BIBLIO