EMANUELE LUZZATI – Disegnatore

(Genova, 1921 – 2007)

Emanuele Luzzati è nato a Genova il 3 giugno 1921, e vive attualmente fra Genova e Roma. Ha studiato e si è diplomato a Losanna all’Ecole des Beaux Arts. Pittore, decoratore, illustratore, ceramista, si è dedicato presto anche alle scene e ai costumi teatrali e, in seguito, alla realizzazione di film a disegni animati (I Paladini, La gazza ladra, Alì Babà, Turandot, Pulcinella – che ha ottenuto una nomination per l’Oscar – il lungometraggio Il Flauto Magico) in collaborazione con Giulio Gianini).
Tra i suoi più importanti lavori teatrali vanno ricordati Il Rinoceronte di Ionesco, I dialoghi del Ruzante, Rosencrantz e Guildestern sono morti di Stoppard, Titus Andronicus, La bisbetica domata e Misura per misura di Shakespeare.
Ha inoltre realizzato bozzetti di scenografie e costumi per i più importanti teatri italiani e stranieri e per il London Festival Ballet, il Glyndebourne Festival, la Chicago Opera House e il Staatsoper Theater di Vienna.
Come ceramista ha iniziato la sua attività ad Albisola, nella fabbrica di Bianco, a Pozzo Garitta, una trentina di anni fa e da allora ha eseguito numerosi pannelli murali e sculture, ottenendo vari riconoscimenti (ha realizzato fra l’altro sbalzi, arazzi e pannelli sui transatlantici Andrea Doria, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Ausonia e Marco Polo).
Insieme a Tonino Conte ha realizzato molti spettacoli dedicati all’infanzia, cui è rivolta buona parte della sua attività di illustratore di libri: celeberrime sono le sue immagini per le fiabe di Gianni Rodari; nel corso degli ultimi anni ha illustrato il Candido di Voltaire e le Dodici Cenerentole in cerca d’autore di Rita Cirio e curato una nuova versione de La tarantella di Pulcinella, tema ispiratore anche del suo primo cortometraggio pubblicitario per la Barilla girato verso la fine degli anni Cinquanta e proiettato nell’intervallo nelle sale cinematografiche del Paese. L’incontro tra Luzzati e Barilla era stato favorito dall’interessamento del critico cinematografico parmigiano Pietro Bianchi  e aveva trovato compimento grazie alle musiche squillanti e discordanti di un altro parmigiano: il musicista Gianfranco Maselli.
Abbandonata la poco credibile via pubblicitaria Luzzati proseguirà la sua ricca carriera artistica con straordinari lungometraggi animati, mostre, pubblicazioni e spettacoli teatrali.
Il Beaubourg di Parigi nell’estate del 1993 gli dedicherà un’ampia rassegna incentrata sulle scenografie realizzate dal 1945 al 1992. Muore a Genova il 26 gennaio 2007.
Da Pulcinella a Papageno, da Alì Babà a Marco Polo, i personaggi nati dalla bacchetta magica di Emanuele Luzzati, gran cantastorie e creatore d’incanti, sono infiniti e tutti diversi, pieni di vita, di colore di brio, ma anche di una sottile, intima e profonda vena di semplicità.

Giancarlo Gonizzi