CAMILLO UCCELLI – Architetto

(Parma, 1874 – 1942)

Dall’esiguo gruppo di allievi formatisi all’Istituto di Belle Arti di Parma alla scuola di Edoardo Collamarini, uscì ventenne nel 1894 Camillo Uccelli.
L’esordio professionale avviene agli inizi del secolo con particolare impegno rivolto all’edilizia residenziale e al restauro, lasciando una traccia in alcune realizzazioni all’interno e all’esterno del centro storico di Parma.
Maturava intanto la sua formazione di progettista attento alle tendenze stilistiche d’Oltremanica, improntate ad un corretto revival neoromantico e neogotico, e attratto dagli schemi eclettici nazionali da lui raramente infiorati, anche in opere minori, di richiami riferiti al morente Liberty.
In veste di architetto di fiducia della Barilla, Uccelli svolse la sua attività lungo l’intero arco di un ventennio, dal 1916 al 1936, attraverso una serie di interventi, fasi di ristrutturazione, sopralzi, ampliamenti dello stabilimento nel suburbio Vittorio Emanuele.
Agli inizi degli anni Venti si dedica principalmente alla progettazione di villini, in parte realizzati nella prima periferia urbana, e alla costruzione di diversi edifici di culto.
Nella sua considerevole produzione spiccano il Salone Espositivo, successivamente incorporato nel cinema Centrale, (1915), Villa Grassi (1923), la chiesa di San Leonardo (1928-31) e il Seminario Diocesano minore (1929-31).
Morì alle soglie della vecchiaia nel 1942.

Gianni Capelli

BIBLIO

CAPELLI Gianni, Gli architetti del primo Novecento a Parma. Parma, Battei, 1975, pp. 93-96.
ZILOCCHI Barbara – IOTTI Massimo, Gli anni del Liberty a Parma. Parma, Battei, 1993, pp. 142-145.